martedì 11 marzo 2008
Bari - “Hair”: l'alba dell'era dell'Aquarius appassiona il pubblico del Teatroteam
E' andato in scena l'8 ed il 9 marzo al Teatroteam di Bari lo spettacolo “Hair - The tribal love rock musical”.
Produzione del Teatro Colosseo di Torino, del Politeama di Genova e del Teatro Smeraldo di Milano. Direzione musicale di Elisa, coreografie di David Parsons, regia di Giampiero Solari. Con Gialuca Merolla, Attilio Fontana, Alberto Galetti, Tia Architto, Bianca Arndt, Katlin Mesh, Kate Kelly, Samuel Jordan Jakson, Francesca Isabella Ciampa.
Sono ormai trascorsi quarant'anni da quando il musical “Hair” è partito dalla Grande Mela per propagarsi in maniera tonante in tutto il mondo.
Hair è un'icona americana, una sorta di avanguardia di ritorno (ciclico), il simbolo di una volontà di pace e di ribellione psichedelica poetica, di grande significato, ma al tempo stesso anche pletorica: “quando la Luna entrerà nella settima casa e Giove si allineerà con Marte allora la pace guiderà i pianeti e l'amore guiderà le stelle”.
Ed ecco l'alba dell'era dell'Aquarius.
Le note inconfondibili della mitica canzone “Aquarius”, interpretata magistralmente da Tia Architto, ha dato il via in maniera esilarante alla straordinaria serie di musiche attese dal pubblico.
Dopo il video di alcune immagini che raccontano l'incontro del regista Giampiero Solari con il mitico sceneggiatore James Rado, la partenza dello spettacolo è ineccepibile, le musiche e tutti gli artisti in scena che cantano Aquarius fanno ballare sulle sedie il pubblico del teatro.
Il musical si scioglie così, e si snoda nell'interpretazione di una successione di canzoni favolose, dal gradevole sapore di Doors (dirette musicalmente da Elisa), canzoni che assieme alle coreografie di David Parsons hanno nutrito di prestigio lo spettacolo.
Nel primo tempo il gruppo di cantanti-ballerini-attori era interamente vestito di bianco, quasi a mescolare le singole personalità, facendo fiorire il carisma solo alla musica, vera protagonista della rappresentazione. Il secondo tempo è un festival di colori, un tepore nuovo si amalgama alle note ed alle danze. Il pubblico si è lasciato coinvolgere musicalmente da un vero e proprio patchwork di sensazioni.
Hippie, guerra, pace, libertà e stupefacenti sono i temi portanti del musical. Nella messinscena di Solari sono stati minimizzati i momenti recitativi, per il resto si è dato spazio all'intero cast visto nella sua complessità corale, la galleria dei singoli personaggi emergeva in maniera tenue, sono state favorite le interpretazioni di gruppo.
Il personaggio di Claude interpretato da Gianluca Merolli era molto lieve, più carisma artistico si è palesato in scena grazie al ruolo di Berger, ben rappresentato da Attilio Fontana. Molto interessanti le voci maschili ma soprattutto quelle femminili grazie alla su citata Tia Architto, artista sudafricana che ha sostenuto molto gradevolmente il suo personaggio. Da citare anche gli assoli di Bianca Arndt nel ruolo di Sheila.
Il cast è stato realizzato in tre diverse città: New York, Roma e Milano.
Si è evidenziato così uno spettacolo d'insieme ben assortito, con molti artisti dal delizioso accento americano, che hanno dato energia e funzionalità al musical.
Grandi protagoniste anche le immagini in video, fuse alle interpretazioni degli artisti in scena, alcune immagini sono risultate straordinarie ed emozionanti, altre forse un po' retoriche. E poi le scritte luminose che si succedevano in scena in modo psichedelico hanno completato l'impronta innovativa-vintage-allucinogena dello spettacolo.
Gran finale, lungo ed appassionante grazie all'interpretazione corale della canzone “Let the sunshine”, un po' rovinato purtroppo dal solito pubblico maleducato che ha iniziato ad alzarsi e andar via prima della fine dello spettacolo, infastidendo la maggior parte di gente che invece stava assistendo al momento di grande suggestione.
Si tratta del solito pubblico che non ha rispetto né per la platea, né per il lavoro dei professionisti che hanno sudato su un palcoscenico (per circa due ore), allietandoci la serata.
Fuori dal teatro, alcuni fans hanno potuto salutare i protagonisti del musical, infatti Attilio Fontana anche se un po' truccato da Berger, si è teneramente fermato a salutare i suoi ammiratori.
Deborah Brivitello
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