PHOTOGALLERY by Egidio Magnani

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domenica 15 giugno 2008

Bari - I ‘Lip Colour Revolution’ passano la finale nazionale: si esibiranno ad Agosto allo Sziget Sound Festival


Anche quest’anno ‘Sziget Sound Fest’ è segno di eventi e concerti che confluiscono nella città di Bari in attesa dell’intesa settimana nella quale avrà luogo il festival.

Si rinnova così l’appuntamento al Teatro Kismet Opera delle finali nazionali e regionali 2008: gruppi emergenti, infatti, avranno il privilegio di suonare su uno dei palchi presenti nell’isola di Obuda dove, appunto, si svolge lo Sziget Sound Fest.
Due le serate inerenti: quella di ieri sera, improntata su sonorità metal e death-metal; l’altra, invece, si svolgerà questa sera su note rock’n roll.
L’atmosfera che si respirava ieri calda e avvolgente si conformava bene alle sonorità che hanno caratterizzato la serata.
Un susseguirsi di note che, almeno per i tre gruppi in gara per le selezioni, si sono alternate e hanno toccato ambiti diversi e generi differenti.

I ‘Plan de Fuga’, gli ‘SweetSick’ e i Lip Colour Revolution hanno vite, stili e interessi diversi.
I primi nascono nel 2005 dall’incontro di quattro musicisti bresciani: Filippo De Paoli (voce, chitarra), Marcello Daniele (basso-chitarra, voce), Simone Piccinelli (Piano-keyboards, chitarra, voce), Matteo Arici (batteria). La loro musica nasce da una fusione ben congeniata di rock di stampo indoeuropeo contaminato da influenze pop ed indie. L’esibizione che hanno regalato al pubblico del Teatro Kismet è stata, a parte imprecisioni tecniche e qualche stonatura da parte del cantante, nel complesso piacevole soprattutto per l’incisività dei brani. Meno incisiva, invece, la loro presenza scenica.

E’ toccato, poi, agli SweetSick formatosi nel 2004 anno in cui il gruppo partecipa a Bande Rumorose e riceve una piccola recensione su Rock Sound che li vedrà protagonisti anche nel 2005 perché si sono guadagnati il ‘demo del mese’.
Anna (chitarra-voce), Antonio (chitarra-voce), Tilly (basso-voce) e Skammy (batteria) vantano un’intensa attivaità live nei locali della provincia di Roma e Frosinone e in tutta Italia.
Il loro è un punk-grunge ricorda quello dei The Distillers soprattutto per la scelta di ‘urlare’ molti comunque sono state ben rese dal gruppo che sembra investito da reminiscenze grunge appartenenti a gruppi come i Nirvana.

L’ultimo gruppo ad esibirsi per le selezioni dello Sziget è stato quello dei ‘Lip Colour Revolution’ che nasce nel 2003 a Livorno.
Oggi si presentano come Filippo Infante (voice/keys/synth) Gianni Niccolai (basso/lapsteel/backing vocals) Marco Lascialfari (chitarra/backing vocals) Giacomo Salvadori (batteria).
La loro musica è pregna di influenze diverse, sul palco regalano una performance dove post-punk e southern-rock si mescolano dado vita a pezzi orecchiabili e coinvolgenti.

Dopo l’esibizione dei gruppi da selezionare, una giuria d’esperti si è riunita per decretare il vincitore basandosi su parametri quali- sound, tecnica, presenza scenica e altro- giungendo, quindi, ad un accordo che ha visto come vincitori i ‘Lip Colour Revolution’ che, pertanto, si esibiranno ad Agosto allo Sziget Sound Festival.

La serata al Kismet è continuata all’insegna del metal con i Southborn: Mike Tarantino nuovo singer del gruppo, Domenico Mele (chitarra), Antonello Maggi (chitarra), Toni Carrassi (basso), Max Marzocca (batteria).

A seguire i Natron, anch’essi, come il gruppo precedente, appartenenti alla scena metal barese. La musica di Max Marzocca (batteria) Alyosha Danisi (basso) Stefano Pomponio ( chitarra) Domenico Mele (chitarra) Nicola Bavaro (voce) è però più tendente al death-metal e al trash a differenza dei Southborn più vicini ad una fusione di rock e metal-psichedelico.

Certamente, però, la maggiore affluenza di pubblico presente ieri al Teatro Kismet era dovuta all’ultima esibizione che finalmente ha inizio verso l’una.
Ancora sonorità che affondano radici nel metal per gli svedesi ‘Entombed’ che con i loro death-metal inconfondibile hanno letteralmente esaltato i fans presenti.

Esordiscono nel 1990 con l'album ‘Left Hand Path’ che divenne in breve un disco di culto e che rese la band uno dei gruppi più popolare della scena death-metal. Il successivo ‘Clandestine’ottenne altrettanto successo e mostrò una maturazione della stesura dei pezzi che cominciavano ad avere sempre più marcate le influenze ‘death’. Dopo il Gods of Grind tour, gli Entombed cominciarono a cambiare il loro stile creando dissensi nei fans.

‘Wolverine Blues’ e ‘Hollowman’ sono considerati dei classici del metal degli anni '90, ma dopo questi due dischi cominciarono i problemi, soprattutto con le etichette. Nel 1999 il gruppo pubblica Uprising, che fu un album completamente anti-commerciale e che tornava alle radici del gruppo. Il successivo Morning Star tornò allo stile precedente.

Ieri Lars Goran Petrov (voce), Nico Elgstrand ( basso), Alex Hellid (chitarra) Olle Dahlstedt (batteria) si sono esibiti per circa due ore divertendo il pubblico che animosamente faceva ondeggiare le proprie chiome!!

L’appuntamento al Kismet continua stasera con il rock’n roll degli Hormonauts e dei Tre Allegri ragazzi morti e infine il reggae della formazione romana Radici nel Cemento, autori di un sound che non disdegna contaminazioni con ska, rocksteady e dub.

Luana Martino

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