Bari sempre più vicina alla Russia.E’ stato presentato oggi nella Sala Giunta del Palazzo di Città, il calendario delle manifestazioni del primo Festival dell’Arte Russa a Bari, che si svolgerà dal 19 al 23 maggio,illustrato da Rocky Malatesta, direttore dell’Asso Apulian e dal Vice Presidente della Fondazione Russa della Cultura Tatjana Shumova.Festival sostenuto e voluto in maniera forte – ribadisce Malatesta - dalla fondazione culturale russa ed è commovente vedere l’emozione che provano i russi nel venire nella terra dove ci sono le spoglie di San Nicola Taumaturgo. L’importanza di questo evento è l’incontro di molte volontà ma anche il sostegno non solo di enti pubblici ma di molti privati, che hanno creduto e sostenuto il festival. E’ un primo passo ma le nostre ambizioni sono ben altre, perché noi vorremmo portare la baresità in terra di Russia.Un festival a Bari è stato un nostro sogno maturato già dal 2000 – sostiene Shumova – e nel nostro paese c’è un proverbio che dice “Le cose che sono state promesse si devono mantenere in tre anni”. Noi abbiamo aspettano sette anni, non abbiamo mollato, e questo è veramente un primo passo, anche se ci presentiamo con un festival piccolo, ma è da considerare un passo verso una strada lunga da percorrere nei due sensi.Spasiba (grazie in russo) , così Emiliano sindaco di Bari, ringrazia la delegazione russa. La città di Bari – continua Emiliano – ha mantenuto una promessa ed ha realizzato un sogno, ha superato anche i luoghi comuni che rappresentano l’Italia con spaghetti e mandolino e i russi come un popolo duro con una lingua ostica. Oggi questo sembra annullarsi grazie anche alle rappresentanti presenti alla conferenza e personalmente considero la cultura russa la più umana che io conosco in Europa. Dalle letture di Dostojeski a Tolstoj alla musica di Tchaikovsky possiamo capire questa ricchezza immensa della cultura europea che è anche parte della cultura cristiana.Bari – continua Emiliano – è la città più russa d’Italia perché gia sentiamo la Russia parte di noi stessi, e lo ha dimostrato a marzo con l’arrivo del presidente Putin, in occasione del vertice italo-russo.L’unione di Bari con Mosca corrisponde alla visione strategica dell’amministrazione di Bari e dell’intera regione – ribadisce il sindaco - un passo sarà sicuramente coinvolgerla nella normale organizzazione del corteo storico in occasione della festa di San Nicola.Corteo che si svolgerà l’8 maggio a Bari e successivamente il 22 maggio a Mosca.La persona di San Nicola sta al centro dei rapporti tra Italia e Russia – sostiene Padre Vladimir Kuciumov – rettore della Chiesa Ortodossa di San Nicola a Bari e Patriarca di Mosca, e per l’occasione di questo primo festival la mia terra ha mandato alcuni campioni della sua cultura in prevalenza di carattere ecclesiale ed è molto importante che tutto questo accade nel periodo nicolaiano.Infatti quest’anno gli organizzatori del festival hanno preparato un programma che permetterà al pubblico di conoscere i capolavori del canto religioso eseguiti dal coro dei monaci del monastero di San Danilo di Mosca nonché delle opere eseguite dai giovani solisti del Teatro Mariinsakiy di San Pietroburgo i giorni 20 e 21 maggio nell’Auditorium Vallisa e delle musica folcloristica tipica del Nord della Russia della zona di Vologda, presso il terminal Crociere de Porto di Bari il giorno 22 maggio.Di Vologda saranno pure i manufatti dell’oreficeria (gioielli del culto religioso), e i famosi merletti che si potranno ammirare nel portico dei Pellegrini – Piazzale della Basilica di San Nicola.
Anna deMarzo
Anna deMarzo
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