Merito della prof.ssa Rossella Santoro, responsabile del Presidio del Libro “Cartesio”, che raccoglie i comuni di Capurso, Triggiano, Cellamare e Valenzano, è riuscita ha portare a Cellamare un nome prestigioso della letteratura e filmografia internazionale, quello del giornalista e scrittore Folco Quilici.Numerosi i giovani delle scuole dei comuni sopracitati che si sono presentati al castello Del Giudice-Caracciolo nel borgo antico di Cellamare (Bari), luogo che ha ospitato l’evento, un locale stretto e lungo ed insufficiente a contenere tutti quelli che volevano parteciparvi e data la poca capacità di posti, molti sono rimasti fuori sotto una insistente pioggerellina. Un incontro tra autore e lettore che entusiasma ed affascina e piacevole è stato vedere che molti giovani erano in possesso dell’ultimo libro di Quilici “I miei mari” che avevano letto e desideravano avere un autografo dall’autore, proprio come fosse una pop star.Ma Folco Quilici è veramente una stella del panorama internazionale, tanto è vero che la Rivista FORBES lo ha inserito tra le cento firme più influenti nel mondo.Il noto documentarista ha spiegato che questo suo ultimo impegno è un riassunto dei suoi 50 anni di lavoro, trattati come fossero un romanzo.“Negli anni 50 sono stato uno dei primi a parlare del problema dell’ecologia e dei danni che l’uomo poteva creare in un prossimo futuro. Ero stato catalogato un catastrofista. Oggi per fortuna possiamo fare un ragionamento al contrario, perché darci del “catastrofisti” significherebbe darci per vinti”.“ Per 5 milioni di anni – prosegue Quilici – fino alla fine dell’800 l’uomo è stato sempre aggredito dalla natura e negli ultimi 50 anni ha tentato di fermare questa corsa, con danni incalcolabili. Ma grazie alla presa di coscienza si stanno attuando leggi che favoriscono la nascita di aree protette e in alcuni casi come nell’area marina di Siracusa si è potuto evidenziare un aumento del 300% della popolazione ittica ed il ripristino dei fondali marini”.Alla domanda cosa ne pensa dei danni che provocherebbero lo scioglimento dei ghiacciai, Folco Quilici, dall’atteggiamento compassato che tutti gli riconoscono si è alquanto alterato.“Lo scioglimento dei ghiacciai è una : “ balla” –ha esordito – perché questo è sempre accaduto nei ricorsi storici e non per colpa dell’uomo ma del Sole. Il riscaldamento del pianeta non è esatto attribuirlo al coefficiente umano. Quando c’è stata l’ultima glaciazione l’uomo già operava su questo pianeta che lo ha spinto a vestirsi e a trovare delle soluzioni per i problemi ambientali che gli piombavano addosso. Questo ha solo rafforzato l’umanità, come lo rafforzerà ulteriormente e lo porterà ad essere migliori conoscitori delle conseguenze del suo riscaldamento”.“Un’altra balla diffusa dal “Signor Gore” e che non è vero che sciogliendo i ghiacciai si alza il livello dei mari . Questa è pura propaganda, ma non dobbiamo pensare che non accada nulla. Anche per gli orsi polari si è sempre parlato della loro estinzione ma al contrario sono aumentati del 10%. Credo che tutto questo sia un tentativo di distogliere i nostri occhi dalla realtà”.“I servizi televisivi – prosegue Quilici – ci mostrano immagini dei disastri ambientali provocati dalla petroliere che riversano in acqua il petrolio, inquadrano gli uccelli ricoperti di petrolio grezzo per farci intenerire, ma non parlano che lo stesso quantitativo che provoca un disastro ambientale lo emette il Po tutti i giorni”.Da catastrofista Folco Quilici ora sembra essere più ottimista, perché è consapevole che questa generazione ha la consapevolezza del problema, che i giovani guardano il futuro con occhi rivolti alla natura e vigilano alla sua salvaguardia : perché i giovani hanno capito che la ricerca scientifica non segue una propaganda politica, ma mira alla salvaguardia di questo piccolo Pianeta Azzurro, che in fin dei conti è la nostra unica vera casa.
Anna deMarzo
Anna deMarzo
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