Grande evento quello di ieri sera svoltosi all’interno del Palasport di Andria. Davanti ad un pubblico trepidante ed emozionato si sono, infatti, esibiti i ‘Dream Theater’ una delle icone del Metal Progressive.Il concerto inizia verso le 20.00: aprono la serata i ‘Symphony x’ provenienti dal New Jersey (USA) che subito infiammano gli animi con la loro musica definita progressive-power metal. I loro brani sono un connubio di metal arricchito da arrangiamenti sinfonici che rendono uniche le loro esibizioni…e ne sanno qualcosa gli amanti del genere.Per la serata di ieri non si sono risparmiati nulla e anzi era così alto l’entusiasmo da causare addirittura diversi malesseri nel pubblico assiepato sotto al palco.Tornando ai Symphony x, fondati nel 1994 da Michael Romeo ancora chitarrista della band, oggi si presentano con una formazione di cinque elementi. Oltre al già citato Romeo troviamo: Russel Allen alla voce, Michael Lepond al basso, Michael Pinnella alle tastiere e Jason Rullo alla batteria.Un antipasto davvero gustoso che ha riscaldato l’atmosfera per gli headliner della serata…i Dream Theater. Entrano in scena alle 21 e 15 circa..il boato che accompagna il loro ingresso fa supporre che sarà un concerto formidabile. E, infatti, anche per coloro che non amano questo tipo di sonorità ascoltare dei musicisti di tale livello è sempre davvero emozionante.I Dream Theater, indiscussi leader del metal-progressive statunitense, finalmente tornano in tour per presentare il loro nuovo disco ‘Systematic Chaos’ pubblicato nel 2007. Solo cinque le tappe italiane e unica quella di Andria per il Sud…anche per questo i molti fans presenti ieri provenivano da varie parti del meridione.Gli avevamo visti, l’ultima volta, esibirsi a Milano per il ‘Gods of Metal’ dove il gruppo aveva suonato per intero ‘Images And Words’ per celebrare il 15esimo anniversario del disco, finalmente ieri i fans più accaniti sono stati deliziati dall’ottima esibizione dei loro leader.Il gruppo, fondato a Boston da John Petrucci nel 1985, vanta una carriera trentennale ed oggi il suono e la loro forza prorompente continuano a stupire. James LaBrie – voce e percussioni, John Petrucci - chitarra, Jordan Rudess - tastiere, John Myung – basso e Mike Portonoy – batteria, cinque maestri incredibili. Ipertecnici, in grado di regale degli assolo rapidissimi dove addirittura chitarra e tastiera sembrano andare all’unisono. Aprono il concerto proprio con un brano del nuovo album: ‘Constan Motion’ dove la band esprime una maestria incredibile sino all’arrivo della fantastica voce di LaBrie, pronto a trasformare in pura emozione il brano. I suoi acuti, la sua perfetta estensione vocale che mai ha peccato nell’esibizione, continua a caratterizzare il leader del gruppo. James si muoveva continuamente sul palco dove era riprodotta una strada con tanto di lampione e cartello stradale (ovviamente con disegnato il logo del gruppo!) e abitata da due formiche giganti. Per meglio osservare i movimenti del gruppo, poi, un maxi schermo alle spalle del batterista sul quale venivano proiettate immagini riprese in diretta o altre tratte da alcuni loro video-clip. Un’ evolversi di sonorità tecniche e complesse che ha reso il prog metal del gruppo unico e irripetibile.Un susseguirsi di brani appartenenti all’ultimo lavoro ma anche ad album datati come: ‘The spirit carries on’ inserita in ‘Scenes from a memory’ (1999) o ancora ‘As I’m’ che fa parte di ‘Train of thought’ (2003). Delirio tra il pubblico per l’esecuzione di ‘In the Presence of Enemies pt 2”’ ultimo pezzo del nuovo cd che ha una durata di ben 24 minuti e sintetizza un po’ i pregi e i difetti dell’intero disco. Pregi intesi come fedeltà alla tecnica da loro perseguita da anni. Si tratta di scale iperveloci e rullate fulminanti che sicuramente attirano l’ attenzione di quella fedele nicchia del variegato pubblico ‘metallaro’. Il difetto forse più emblematico è quello di essere, nel suo genere, un disco di routine, dove confermano la loro bravura ma non sorprendono più.Comunque dopo quasi due ore d’intense emozioni…i componenti del gruppo salutano e fugacemente scompaiono…ma per poco, visto l’insistenza del pubblico ancora assetato di musica.Eccoli di nuovo per proporre alcuni brani dell’album ‘Awake’ (1994) caratterizzato da un estremo virtuosismo, l'album ha tinte forti, dure, oscure, sempre in chiave evidentemente progressive.Ed ecco il gran finale..sulle note di ‘Octavarium’ tratto dall’omonimo cd del 2005, gli assolo continuano…i musicisti enfatizzano maggiormente le escursioni di note…l’ugola lirica di James LaBrie chiude il concerto!...
Luana Martino
Luana Martino
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