Grande affluenza di pubblico ieri sera all’Auditorium della Guardia di Finanza per il concerto Evento della Camerata Musicale Barese: ospite il maestro Salvatore Accardo che ha diretto l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto in un programma tutto classico dedicato a Mozart e a Beethoven. Il Maestro Accardo ha indossato la doppia veste di direttore e di solista. Il fiore all’occhiello della serata è stata senz’altro la Sinfonia Concertante in mi bem. maggiore K. 364 (1779) per violino, viola ed orchestra di W.A. Mozart. Il violista che ha affiancato Accardo è un giovanissimo promettente talento barese: Giuseppe Russo-Rossi. Incominciare a soli 23 anni una carriera al fianco di una personalità musicale come quella di Accardo è quanto dire.Di altissimo livello artistico tutti i componenti della serata, l’Orchestra di Padova e del Veneto è ed è stata una tra le migliori orchestre in Italia i direi d’Europa. Gli strumentisti che ne fanno parte sono fior di musicisti; non dimentichiamo le esecuzioni beethoveniane del gruppo diretto dal grande Peter Maag che continuano ad essere trasmesse sulle emittenti radiofoniche. Peter Maag è uno dei nomi che compongono la rosa dei celebri nomi che si sono avvicendati alla guida dell’orchestra. Colpisce la fusione del suono: compatto, sempre amalgamato sia tra gli archi che tra gli archi ed i fiati.Salvatore Accardo e Giuseppe Russo Rossi sono entrati sul palcoscenico con una grande serenità trasmessa anche musicalmente. I tempi scelti per la Sinfonia non sono stati troppo veloci, più tranquilli rispetto alle altre esecuzioni. Credo che la scelta sia stata quella di mettere in evidenza tutti i portamenti mozartiani che gli strumenti ad arco possono valorizzare. Colpisce la professionalità del giovane violista che sembra essere nato su un palcoscenico: affronta il pubblico senza il minimo timore, con grande sicurezza ed agio.Ciò che colpisce di Giuseppe è la maturità tecnica e musicale: dal punto di vista strumentale la maturità gli consente di affrontare le difficoltà tecnichecon facilità grazie ad una ottima padronanza della mano sinistra; dal punto di vista musicale la maturità gli consente di suonare a 23 anni come se ne avesse 40, da artista consumato. Il nostro più caloroso augurio a questo giovane barese che farà certamente parlare di sè.Ammirevole la figura di Salvatore Accardo che ha voluto con sè Giuseppe Russo Rossi e l’Orchestra di Padova e del Veneto per questa lunga tourneè che si svolge nelle principali città italiane: una personalità artistica del suo livello che si mette al servizio della musica, che promuove i giovani musicisti e dà il braccio ad una storica orchestra. Lo Stradivari di Salvatore Accardo ha fatto cantare le note della famosa Romanza in fa magg. per violino ed orchestra op. 50, raggiungendo attimi di grande cantabilità e commozione e mostrando quelle che sono le eccezionali qualità di questo artista, controllo perfetto dell’intonazione, controllo saldo dei nervi. Lo stesso Accardo racconta di essere stato già un violinista, probabilmente in una vita precedente. A 4 anni suonava il concerto di Beethoven per violino e orchestra per grazia divina ricevuta, come se qualcun’altro dentro di sè lo stesse suonando al suo posto. Speriamo che nel futuro continuino a nascere queste personalità per il mondo, per gli uomini e per la musica.
Viviana Velardi
Viviana Velardi
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