Nella magica atmosfera di una delle pagode allestite presso il Centro dell’Orto Botanico “il Giardino dei Tempi” di Bari, Nicholas Sparks, uno dei più famosi scrittori americani di letteratura rosa, ha fatto il suo ingresso intrattenendosi con il pubblico (quasi tutto femminile) che è intervenuto in maniera massiccia.Incontro organizzato dal “Presidio del libro” formato da una coesione con i Comuni di Triggiano, Capurso, Cellamare e Valenzano, e presentato dalla professoressa Rossella Santoro del Liceo Cartesio di Triggiano che assieme ad un gruppo di suoi studenti hanno posto domande all’autore riguardo ai contenuti dei suoi libri.Ed è proprio grazie al Liceo Cartesio che è partita la richiesta di questo incontro, domanda inoltrata sin dal novembre del 2005.Nicholas Sparks amabilmente ha conversato con gli spettatori per circa due ore, e più che una presentazione del suo ultimo libro “Ogni giorno della mia vita”, è stato un incontro tra uno scrittore ed il suo pubblico dove ha preferito raccontare se stesso e la sua quotidianità, permettendo anche a chi non lo conosceva ad imparare ad apprezzarlo.Le domande proposte imperniavano sul rapporto che ha lui con l’amore, argomento principale di tutti i suoi scritti, se crede nei colpi di fulmine, come accade leggere o vedere rappresentato sugli schermi televisivi, o se l’incomunicabilità di un rapporto è un limite del rapporto stesso.“L’amore può essere definito in tante maniere – ha spiegato Sparks – da quello incondizionato e puro come quello degli antichi greci, a quello romantico, a quello familiare. L’amore non è descrivibile ma è definito dalla persona con cui stai e di quello che si è disposti a fare o a dare.Se credo ai colpi di fulmine? Si certamente. A 22 anni quando frequentavo l’università in Florida, ho visto una ragazza attraversare un parcheggio. L’ho rivista anche il giorno seguente mi sono avvicinato e le ho detto “Io ti sposerò” lei mi ha riso in faccia. Quella donna ora è mia moglie. Sono sposato con lei da 18 anni ed ho 5 figli, Miles, Ryan, Landon, Lexie e Savannah. Ogni giorno io e Cathy, mia moglie, ci incontriamo da soli a colazione e parliamo ci confrontiamo, è un momento tutto nostro che permette alla nostra unione di funzionare, ma non so se questo possa funzionare per gli altri. Io sono solo uno scrittore e non un consulente matrimoniale”.D. - Altro tema frequente dei suoi libri è la morte, perché?“Nella letteratura dai greci ad oggi, i libri che si ricordano di più sono quelle imperniate di tragedie. Forse Romeo e Giulietta o Casablanca non sarebbero diventati così famosi se il loro finale fosse stato “…e vissero tutti felici e contenti”. La fine di una storia rende la stessa indimenticabile ed il mio compito è quello di rendere indimenticabili i miei libri”.D. – Si aspettava si avere un grande successo da parte dei giovani ?“Si. Allorché ho scritto il mio primo libro “Le pagine della mia vita”, ho raccontato l’amore di una coppia di 80enni. Nel momento in cui sono andato a promuovere il mio secondo libro ho visto che le persone che mi seguivano avevano quasi tutti l’età dei miei primi protagonisti. Così mi sono detto “forse dovrò scrivere per i giovani altrimenti i miei lettori odierni non potranno leggere il mio prossimo libro”.D. – Qual è il metodo con cui sceglie i nomi dei personaggi?“Di solito scelgo i nomi delle persone che conosco perché so che questo li rende felici. Nel secondo libro ho dato il nome del mio agente letterario, al terzo del mio editore e al quarto del produttore del mio primo libro e dopo ho inserito i nomi delle persone della mia città natale.D.- Quali libri hanno contribuito alla sua formazione letteraria?“Credo che uno non può diventare uno scrittore se non legge tanto. Io leggo circa 150 libri l’anno e lo faccio quotidianamente da quando avevo 15 anni. L’autore che più apprezzo per il suo modo di scrivere è Stephen King perchè riesce a raccontare in maniera inedita una storia e non perde mai di vista la trama. Il mio stile invece l’ho imparato da un autore che pochi conoscono Ethan Caine, che sa scrivere ma non intrecciare una trama”.D.- Quanto tempo dedica allo scrivere ?“A me non piace scrivere, lo trovo troppo difficile e trovo ogni opportunità per interromperlo. Lavoro in casa, un casa dove ci sono 5 bambini che corrono, gridano, giocano, a turno si ammalano, vogliono la tua attenzione per i loro studi, li devi accompagnare chi al basket chi in palestra, un telefono che squilla in continuazione, operai che entrano ed escono per i vari guasti che una villa come la mia comporta ed io approfitto di queste interruzioni per sospendere il mio lavoro. Di solito dedico il mio tempo dalle 10 del mattino sino alle 15 per tre o quattro giorni la settimana e solo così riesco a portare a termine un libro”.Come consuetudine il "Presidio del libro" ha proposto giovani talenti pugliesi e per questa occasione sono intervenuti i ballerini della scuola di ballo di Lucrezia Cafarchio, tutti vincitori di vari concorsi di danza, come Alberto Cassano e Salvatore Coletta che hanno allietato i presenti.57 milioni di copie di libri venduti in tutto il mondo, tradotti in 35 lingue, e da quasi tutti i suoi libri sono tratti film di successo come “Le parole che non ti ho detto” con Kevin Costner,, “Le pagine della nostra vita”, e “I passi dell’amore” ed ora è in lavorazione il suo ultimo libro “The Chiose” ( titolo originale). Nicholas Sparks sembra non risparmiarsi ed è per questo che è considerato icona della letteratura rosa americana, che con il suo stile (genere Liala), ha veicolato molti giovani ha prendere un libro in mano ed appassionarsi alla lettura.Di questo non possiamo che ringraziarlo
Anna DeMarzo
Anna DeMarzo