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martedì 15 maggio 2007

Patrizia Laquidara torna con il suo nuovo album ‘Funambola’ alla ‘Feltrinelli’ di Bari.


Patrizia Laquidara torna con il suo nuovo album ‘Funambola’ alla ‘Feltrinelli’ di Bari. Dopo tre anni dall’ultimo lavoro la giovane artista catanese, di adozione vicentina, ci propone 12 brani che esaltano ancora una volta la sua intima e discreta passione di misurarsi con la voce e con sonorità diverse.Il disco, infatti, si presenta come un connubio piacevole e delicato di musiche e ritmi che Patrizia ha preso dal mondo durante i viaggi compiuti negl’anni. La sua carriera ha inizio nel 1998, quando vince una borsa di studio presso il CET di Mogol per il corso autori interpreti della musica popolare veneta e lombarda e prosegue negl’anni con collaborazioni diverse con grandi artisti italiani e internazionali quali: Mario Venuti, Antonella Ruggero, Fabio Concato, Joe Zawinul, Sarah Jane Morris e molti altri.Sono vari i riconoscimenti che riceve e la partecipazione al Festival di San Remo nel 2003 con la canzone ‘Lividi e Fiori’ (scritta da Bungaro), che le fa vincere il premio della critica ‘Mia Martini’ e il premio ‘Alex Baroni’ per l’interpretazione, ne è la conferma.Si impegna in vari progetti che prescindono dall’esibizione dal vivo come, ad esempio, la partecipazione alla colonna sonora del film ‘Manuale d’amore’ di Giovanni Veronesi.Patrizia Laquidara ha regalato al pubblico, appassionato ed attento, presente durante l’esibizione un’ora intensa di canzoni che la vedono cimentarsi come novella autrice.La serata è stata aperta da ‘Le cose’ scritta in collaborazione con Kaballà e ispirata da un periodo in cui la cantautrice, come lei stessa ha affermato, sembrava vivere strane situazioni a lei incomprensibili e non definibili.L’artista, che si è esibita scalza, ha poi proposto un brano in brasiliano a dimostrazione del suo amore nei confronti della musica sud americana e del suo interesse ai ritmi multietnici. Anche quest’album, infatti, come il primo ‘Para voce querido cae’ che è un omaggio a Caetano Veloso, risente dell’influsso della musica tradizionale di vari paesi del mondo.Una splendida e soave voce la sua che, accompagnata dalla chitarra di Tony Canto, ha eseguito i brani in acustico ammaliando con i continui acuti. La pulizia e l’estensione vocale si addicono perfettamente alle dolci parole che ci fa ascoltare. La sua vita, il modo di essere e di esistere si ritrovano nei testi delle sue canzoni e lei sembra essere una ‘funambola’ perennemente in bilico ma fiera di esserlo.L’album, uscito il 14 aprile 2007, è certamente un progetto ambizioso e importante per Patrizia Liquidara è stato, infatti, registrato a New York con artisti della Grande Mela e sotto l’attenta produzione di Arto Lindsay e Patrik Dillett.
Luana Martino

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