PHOTOGALLERY by Egidio Magnani

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martedì 9 gennaio 2007

Prima nazionale a Bari del film "Manuale d'amore 2 (capitoli successivi)"


Anteprima nazionale stasera 9 gennaio presso la Multisala Galleria di Bari del film di Giovanni Veronesi -“Manuale d’amore 2 (capitoli successivi)”-.A presentarlo ci saranno alcuni dei protagonisti del film che nel pomeriggio hanno tenuto una conferenza stampa, assenti solo Monica Bellucci, impegnata in un altro film e Barbara Bobulova, in dolce attesa.Quindi primo vero test del film di Veronesi a Bari, dopo la grande abbuffata delle pellicole in programmazione nel mese di Dicembre.Il regista Giovanni Veronesi, ha dichiarato che questo “è un film diverso dal precedente il cui tema puntava sull’amore quotidiano nelle diverse età della vita. In questo al contrario si toccano le corde di un amore più estremo, più complicato, dove affrontando tematiche importanti ho inserito tanta comicità. Mi piace raccontare l’”Amore” e questo sentimento mi riesce meglio se lo narro in piccoli segmenti, con l’esposizione di varie esperienze, eliminando il romanticume.Come è stata un’esperienza riunire e lavorare con un cast di tale peso e trainare anche in questa seconda avventura Sergio Rubini e Carlo Verdone, sperando di allargare questa famiglia, perché è nostra intenzione produrre almeno 5 film di questo genere”.Si inizia con l’episodio “Eros” con Monica Bellucci e Riccardo Scamarcio, che interpreta un ragazzo che rimane paralizzato a causa di un incidente e che ha come fisioterapista la Bellucci, che con il suo camice bianco e la sua carica sensuale diventa per lui un ossessione erotica. E noi vediamo i suoi sogni erotici il tutto conditi con la comicità di Dario Bandiera, che interpreta un amico di Scamarcio.“Un film “faticoso” ha detto – Scamarcio -, perché l’interpretazione limitava le posizioni su una sedia a rotella e anche perché non è mica facile interpretare per 5 ore consecutive un accoppiamento sessuale, anche se la mia partner era Monica”.Segue “Maternità” con Fabio Volo e Barbara Bobulova, una coppia felicemente sposata ma che non riescono ad avere figli. Si affronta il problema della fecondità assistita e delle tante coppie italiane costrette ad andare all’estero per avere un figlio.“Una pellicola che ha messo in discussione il mio desiderio di paternità – ha manifestato Fabio Volo – che in questo momento è un sentimento molto forte”.Il terzo episodio “Il matrimonio” con Sergio Rubini e Antonio Albanese. Si affronta il matrimonio fra gay, costretti anche loro a causa delle nostre leggi a recarsi all’estero per coronare il loro sogno d’amore.“Antonio e Sergio due attori straordinari che hanno fatto a gara a chi andava a scavare dentro sé stesso - ha evidenziato Veronesi – per interpretare due personaggi così distanti dal loro essere. E’ stato divertente vedere Antonio che per entrare nella parte gli bastava indossare una maglietta di due misure più stretta. Mentre Sergio che già di sua natura è così articolato non ha fatto altro che accentuare questa sua caratteristica”“E’ stato interessante portare sulla scena questa storia – ha spiegato Sergio Rubini- perché sono entrato nei dolori e nella realtà di un mondo a me sconosciuto e questo è un privilegio di noi attori che per il nostro lavoro siamo costretti a conoscere aspetti di un mondo così lontani dal nostro quotidiano. Forse almeno una volta nella vita dovremmo essere un po’ attori tutti quanti”.“L’amore estremo” è l’ultimo episodio con Carlo Verdone che interpreta un cinquantenne che perde la testa con una ragazza di 25 anni, (Elsa Pataky) adrenalina pura nella sua vita piatta e per seguire i suo ritmi spinge il suo corpo ogni oltre limite.“Non è un film autobiografico, ma senza fare i moralisti sono situazioni che accadano nella vita reale, sottolinea Carlo Verdone”. Il filo conduttore della pellicola è la voce profonda di Claudio Bisio che fa il deejay di una trasmissione radiofonica che ha lo stesso titolo del film, e che pone domande sull’amore per sapere cosa ne pensa la gente comune.E’ questo il vero messaggio che questa commedia invita a fare a chi lo vede “pensare”.Non si può fare a meno all’uscita dal cinema che riflettere e meditare per gli argomenti trattati, dall’osservazione di tanti aspetti che una coppia può avere alla critica di costume di una società bacchettona, anche se velati dalla comicità e da tanta poesia.
Anna DeMarzo

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